Le nostre attività

Il Comitato per i Diritti dei Bambini è nato dalla volontà di un gruppo di persone particolarmente sensibili alle problematiche dell'infanzia nella nostra città.
Attraverso comunicati stampa, interventi pubblici ed incontri informativi e culturali, il Comitato sta cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica ternana su svariati temi che investono la qualità della vita dei bambini nella nostra città: infrastrutture cittadine, problemi igienico- ambientali, inquinamento, allergie e intolleranze alimentari, verde pubblico, viabilità, ZTL.
Chiunque voglia aderire al nostro Comitato per aiutarci a portare avanti queste battaglie o semplicemente per segnalarci problematiche di rilievo può contattarci al nostro indirizzo di posta
dirittideibambini@gmail.com.

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giovedì 1 maggio 2008

Commenti e messaggi

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6 commenti:

Franco Casadidio ha detto...

Buongiorno, noto con piacere che in questa città ci sono ancora persone, e in modo particolare genitori, che hanno a cuore la salute dei propri bambini. Mi piacerebbe poter collaborare mettendo la mia esperienza (poca!) e la mia buona volontà (molta) a vostra disposizione. Se la mia offerta può interessarvi la mia email è franco.casadidio@gmail.com
P.S. L'unico requisito fondamentale che chiedo è che non ci sia un'indirizzo politico di nessun tipo: la salute e la salvaguardia dei nostri figli non possono e non devono avere alcuna bandiera ma essere patrimonio di tutti. Grazie

Paolo Cianfoni ha detto...

Complimenti, una bella iniziativa.
L'attenzione ai bambini nella nostra città è un tema importante per i bambini, per noi genitori e potrebbe addirittura, con un pizzico di buonsenso e di buona amministrazione, diventare anche un fattore di sviluppo.
Ciao
Paolo Cianfoni

francesca consiglio ha detto...

Grazie Paolo per i complimenti....stiamo provando a fare qualcosa per la nostra città e soprattutto per i nostri bambini.
Le proteste vengono molto spesso ignorate dalla nostra amministrazione comunale ma noi continuiamo a ribadire il concetto fondamentale del rispetto della popolazione (della parte più indifesa in particolare) e del nostro territorio.
Mi auguro che con il tempo anche la mentalità dei nostri concittadini possa un pò cambiare...vedo tanto menefreghismo e rassegnazione ma spero che possa in un futuro
(prossimo)trasformarsi in fierezza e forza per pretendere il rispetto dei propri diritti.
Se vuoi, puoi segnalarci problematiche di rilievo e se ti interessa puoi unirti a noi, non ci sono costi di adesione, ma molti progetti da portare avanti.
Spero di risentirti presto.

Francesca Consiglio

Paolo Cianfoni ha detto...

Cara Francesca,
per quello che posso fare sono disponibilissimo a dare una mano.
Paolo

Franco Casadidio ha detto...

Negli ultimi giorni la disputa su "come" far ripartire l'economia è stata al centro dei dibattiti tra esponenti politici, mondo imprenditoriale, economisti. Alcuni sono favorevoli ai grandi investimenti per infrastrutture di rilievo (vedi Ponte di Messina), altri, tra cui molti economisti e anche Confindustria, vedrebbe di buon occhio opere più modeste ma immediatamente cantierabili.
Questo piccolo contributo si muove proprio in questo senso.
Partiamo con la quantificazione del parco auto circolante in Umbria nel 2007; secondo l'ACI le autovetture che circolavano sulle strade della nostra regione due anni fa erano 150.245 (solamente autovetture). Sempre secondo l'ACI, in Italia circa il 5% delle autovetture circolanti sono SUV. Prendendo per buona questa percentuale anche per la nostra Regione, i SUV in giro per le nostre strade ammonterebbero a 7.512. Ipotizzando una supertassa regionale annuale di € 1.000 per i possessori di queste inquinantissime auto, nelle casse di Palazzo Bazzani affluirebbero € 7.512.000
Consideriamo che nell'esercizio finanziario 2008 la Regione Umbria ha assegnato alle scuole regionali € 318.288,75 (fonte USR) per lavori inerenti alla sicurezza, ripartiti per il 75% alla provincia di Perugia e per il restante 25% alle scuole della provincia di Terni.
Se i 7.512.000 € di cui sopra fossero indirizzati ogni anno ad adeguare le scuole regionali alle più recenti normative di sicurezza e per la ristrutturazione delle stesse secondo canoni di risparmio energetico sul modello di quanto proposto dall'agenzia Casa Klima attiva da oltre 10 anni in Provincia di Bolzano, quante opere immediatamente cantierabili potremmo avviare?
Considerando che il gettito sarebbe annuale e non una-tantum, ogni anno avremmo a disposizione diversi milioni di euro per le nostre scuole, con benefici sul piano occupazionale ed economico per le aziende impegnate nei lavori, di sicurezza per i nostri figli ed ambientali per l'utilizzo di fonti di energia alternative (riscaldamento e produzione elettrica tramite pannelli solari) e per l'adozione di severi criteri costruttivi volti a risparmiare energia.
In campagna elettorale sarebbe bello che qualcuno avanzasse una proposta come quest: a ma chi è in grado di rinunciare potenzialmente al 5% dei voti?.

Franco Casadidio ha detto...

Rispettare gli impegni presi è uno dei principi fondamentali di ogni forma di vita democratica. Rispettare gli impegni presi, specie poi se questi coincidono con delle norme di legge, diventa un obbligo da cui nessuno può esimersi. Tanto meno le istituzioni. Ma le istituzioni rispettano gli impegni presi? E le leggi che, a volte, lore stesse emanano?. Vediamo un caso ecclatante riguardo Terni. In data 20/01/2009, la Regione Umbria in accordo con varie istituzioni locali (tra cui i comuni di Terni e Perugia) e ARPA Umbria, sottoscrivono un protocollo d'intesa per la riduzione delgi inquinanti in atmosfera. Quello del 2008/2009 fa seguito agli analoghi protocoli sottoscritti dal 2005 in poi e obbliga tutti i contraenti a porrre in atto una serie di provvedimenti per limitare e/o ridurre gli inquinanti atmosferici. Cito alcuni dei passi del protocollo: "premesso che il risanamento e la tutela della qualità dell'aria costituiscono un obiettivo irrinunciabile e inderogabile in tutte le politiche della Regione Umbria, valutate le importanti implicazioni sulla salute dei cittadini". Ancora :"considerato che negli anni precedenti è stato superato a Perugia e Terni il valore limite di PM10 e fra i settori prioritari nei quali è possibile ottenere i progressi più significativi, vi sono il trasporto urbano e la logistica urbana, considerato il costante aumento dell'utilizzo di carburante per autotrazione (omissis) incremento del cosumo di gasolio connesso all'acquisto di autovetture diesel". Più avanti: "le parti convengono di stipulare il seguente protocollo (omissis); art. 2 Ciascun soggetto sottoscrittore si impegna a rispettare i termini concordati, applicare le misure indicate e assumere i provvedimenti di competenza delle singole amministrazioni, descritti di seguito, a partire dalla data di sottoscrizione del protocollo stesso."
Cosa prevede il protocollo?; presto detto.
Art. 5 comma 2a: Provvedimenti da attivare in modo programmato e permanente dalla data di sottoscrizione del presente protocollo al 31/03/2009 nei comuni di Perugia e Terni: interdizione della circolazione privata per non meno di 2 giorni lavorativi nelle aree urbane dei veicoli pre-Euro benzina e diesel (omissis) dalle ore 8,30 alle ore 18,30 o 19,30".
Impegno preciso, sottoscritto in data 21/01/2009 anche dal comune di Terni. Impegno rispettato?. A tutt'oggi no. Il comune di Perugia con apposita ordinanza del 04/02/2009 nr. 133 ha accolto e messo in pratica quanto sottoscritto nel protocollo d'intesa relativamente all'art. 5 comma 2a. Il comune di Terni non ha fatto nulla, nonostante gli impegni presi e sottoscritti. E la cosa incredibile è che il comma citato, a differenza dell'articolo 3 comma A non prevede alcun tipo di dipendenza dai dati di PM10 registrati; vale a dire che il blocco delle auto pre-Euro doveva essere attivato anche in assenza di superamento dei limiti di PM10. Era, insomma, una misura obbligatoria che il Comune di Terni ha incredibilmente ignorato, nonostante l'abbia sottoscritta di proprio pugno. Ancora più grave è il fatto che questa negligenza sia avvenuta in presenza di ben 24 sforamenti dal 1 gennaio ad oggi e di una media annuale pari a 44 microgrammi/mcubo a fronte di un limite di legge di 40. Ci sono parole per giudicare simili comportamenti?. Ma la cosa più grave è: ma dove sono gli orgnai di informazione, le opposizioni, le associazioni ambientaliste e a tutela dei diritti dei cittadini?. Perchè nessuno denuncia tutto ciò? Forse la risposta sta nell'election day prossimo venturo che fa si che nessuno abbia voglia di alienarsi le simpatie (e i possibili voti) di potenti e influenti lobby cittadine. In barba alla tutela della nostra salute.

CONTINUA IL SONDAGGIO SULLA QUALITA' DEI SERVIZI E SULLA SICUREZZA DELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI TERNI.

Sondaggio sulla qualità dei servizi scolastici della provincia di Terni.

Come ritenete essere la qualità degli alimenti delle mense scolastiche?

Come reputate essere lo stato attuale delle infrastrutture scolastiche?

Il livello di igiene e pulizia all'interno degli edifici scolastici è:

Reputate che il livello di sicurezza delle scuole ternane sia: