Ci risiamo; dopo qualche anno dalla sciagura di S. Giuliano di Puglia ci ritroviamo di nuovo a piangere morti sotto le macerie di una scuola.
Stavolta è toccato a uno studente di Rivoli (TO) e poteva andare molto peggio. Subito si è scatenato il vergognoso balletto dei politici di destra e sinistra sui responsabili di tale sciagura. Fra qualche giorno nessuno se ne ricorderà più e nessuno pagherà mai, come avvenuto a S. Giuliano. A pagare solo degli innocenti e le loro famiglie, straziate e distrutte per sempre.
Ma a Terni com'è la situazione?; esattamente uguale al resto d'Italia. Porto ad esempio la situazione nella scuola frequentata da mio figlio. Scuola dell'infanzia "Città Giardino". Nessuna porta di emergenza (quelle con maniglione antipanico) in palestra, ne in aula, ne all'ingresso principale. Nessuna scala di emergenza, quindi, in caso di terremoto e/o incendio, i bambini sarebbero costretti ad usare quelle normali di accesso ai vari piani. Qual'è il consiglio che si da sempre in caso di terremoto: non usare le scale!. Benissimo ma allora da dove dovrebbero evacuare i nostri figli? Mistero. Le finestre sono con telaio di ferro, spigoli vivi e apertura verso l'interno, giusto all'altezza della testa dei bimbi della materna!!!. La scuola è lì in queste condizioni da 30 anni o forse più, nessuno è mai intervenuto. Ora sembra che il Comune abbia promesso di inserire il plesso tra quelli da ristrutturare nei prossimi tre anni. Intanto continuiamo a lasciare i nostri figli in una trappola per topi e dobbiamo sperare che non succeda nulla sennò addio bambini!. Qualche anno fa il comune spese circa 16.000€ per acquistare pinguini di plasitca (cracking art la chiamano!) che ora giacciono impolverati in una stanza dell'ex SIRI, dietro l'ipercoop, neanche nascosti alla vista dei cittadini (almeno il pudore dico io); quante porte di sicurezza si sarebbero potute acquistare con 16.000€? E non chiamate demagogia quella di Grillo per favore: è che ci siamo rotti di essere trattatai come animali da certi politicanti che si permettono di rischiare sulla pelle dei nostri figli.
Postato da Franco Casadidio
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