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Il Comitato per i Diritti dei Bambini è nato dalla volontà di un gruppo di persone particolarmente sensibili alle problematiche dell'infanzia nella nostra città.
Attraverso comunicati stampa, interventi pubblici ed incontri informativi e culturali, il Comitato sta cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica ternana su svariati temi che investono la qualità della vita dei bambini nella nostra città: infrastrutture cittadine, problemi igienico- ambientali, inquinamento, allergie e intolleranze alimentari, verde pubblico, viabilità, ZTL.
Chiunque voglia aderire al nostro Comitato per aiutarci a portare avanti queste battaglie o semplicemente per segnalarci problematiche di rilievo può contattarci al nostro indirizzo di posta
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giovedì 26 marzo 2009

quando gli impegni presi non vengono rispettati

Rispettare gli impegni presi è uno dei principi fondamentali di ogni forma di vita democratica. Rispettare gli impegni presi, specie poi se questi coincidono con delle norme di legge, diventa un obbligo da cui nessuno può esimersi. Tanto meno le istituzioni. Ma le istituzioni rispettano gli impegni presi? E le leggi che, a volte, lore stesse emanano?. Vediamo un caso ecclatante riguardo Terni. In data 20/01/2009, la Regione Umbria in accordo con varie istituzioni locali (tra cui i comuni di Terni e Perugia) e ARPA Umbria, sottoscrivono un protocollo d'intesa per la riduzione delgi inquinanti in atmosfera. Quello del 2008/2009 fa seguito agli analoghi protocoli sottoscritti dal 2005 in poi e obbliga tutti i contraenti a porrre in atto una serie di provvedimenti per limitare e/o ridurre gli inquinanti atmosferici. Cito alcuni dei passi del protocollo: "premesso che il risanamento e la tutela della qualità dell'aria costituiscono un obiettivo irrinunciabile e inderogabile in tutte le politiche della Regione Umbria, valutate le importanti implicazioni sulla salute dei cittadini". Ancora :"considerato che negli anni precedenti è stato superato a Perugia e Terni il valore limite di PM10 e fra i settori prioritari nei quali è possibile ottenere i progressi più significativi, vi sono il trasporto urbano e la logistica urbana, considerato il costante aumento dell'utilizzo di carburante per autotrazione (omissis) incremento del cosumo di gasolio connesso all'acquisto di autovetture diesel". Più avanti: "le parti convengono di stipulare il seguente protocollo (omissis); art. 2 Ciascun soggetto sottoscrittore si impegna a rispettare i termini concordati, applicare le misure indicate e assumere i provvedimenti di competenza delle singole amministrazioni, descritti di seguito, a partire dalla data di sottoscrizione del protocollo stesso."
Cosa prevede il protocollo?; presto detto.
Art. 5 comma 2a: Provvedimenti da attivare in modo programmato e permanente dalla data di sottoscrizione del presente protocollo al 31/03/2009 nei comuni di Perugia e Terni: interdizione della circolazione privata per non meno di 2 giorni lavorativi nelle aree urbane dei veicoli pre-Euro benzina e diesel (omissis) dalle ore 8,30 alle ore 18,30 o 19,30".
Impegno preciso, sottoscritto in data 21/01/2009 anche dal comune di Terni. Impegno rispettato?. A tutt'oggi no. Il comune di Perugia con apposita ordinanza del 04/02/2009 nr. 133 ha accolto e messo in pratica quanto sottoscritto nel protocollo d'intesa relativamente all'art. 5 comma 2a. Il comune di Terni non ha fatto nulla, nonostante gli impegni presi e sottoscritti. E la cosa incredibile è che il comma citato, a differenza dell'articolo 3 comma A non prevede alcun tipo di dipendenza dai dati di PM10 registrati; vale a dire che il blocco delle auto pre-Euro doveva essere attivato anche in assenza di superamento dei limiti di PM10. Era, insomma, una misura obbligatoria che il Comune di Terni ha incredibilmente ignorato, nonostante l'abbia sottoscritta di proprio pugno. Ancora più grave è il fatto che questa negligenza sia avvenuta in presenza di ben 24 sforamenti dal 1 gennaio ad oggi e di una media annuale pari a 44 microgrammi/mcubo a fronte di un limite di legge di 40. Ci sono parole per giudicare simili comportamenti?. Ma la cosa più grave è: ma dove sono gli orgnai di informazione, le opposizioni, le associazioni ambientaliste e a tutela dei diritti dei cittadini?. Perchè nessuno denuncia tutto ciò? Forse la risposta sta nell'election day prossimo venturo che fa si che nessuno abbia voglia di alienarsi le simpatie (e i possibili voti) di potenti e influenti lobby cittadine. In barba alla tutela della nostra salute.

Franco Casadidio Salviamo i nostri figli il 3/24/2009 10:22:00 AM

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